Giambruno vuole tornare alla conduzione. Cosa può decidere Mediaset (già oggi) (2024)

di Renato Franco

Mediaset sta accuratamente valutando le varie opzioni, il sogno del giornalista è ripresentarsi lunedì prossimo alla conduzione di «Diario del giorno» su Rete4

Sta sotto un treno, ma spinge per tornare in video il prima possibile. È questo il doppio stato d’animo di Andrea Giambruno: la sua vita sentimentale è stata bruciata dai fuorionda di Striscia la notizia, ma non vuole che la sua parabola professionale faccia la stessa fine. Scaricato dalla premier con un post su Instagram anche abbastanza gelido («La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui»), il giornalista vive giorni di preoccupazione e non potrebbe essere diversamente.

L’umore è nero («sta sotto un treno»

Sul futuro di Giambruno — che si è autosospeso per una settimana in accordo con la direzione di testata — pende infatti la decisione dell’azienda. Mediaset sta procedendo in modo accurato e attento con gli accertamenti sulla vicenda per valutare eventuali profili di responsabilità. Sotto la lente di ingrandimento ci sono in particolare le possibili violazioni del Codice etico. Una volta messe tutte le carte sul tavolo il ventaglio di ipotesi sul suo futuro è vario e comprende diverse soluzioni: il ritorno in video a Diario del giorno — il programma che conduceva su Rete4, i cui fuorionda sono finiti nelle mani di Antonio Ricci; il rientro alla conduzione di un telegiornale, Studio Aperto o Tgcom24 (una sorta di passo indietro, perché tornerebbe a fare quello che faceva prima della sua promozione); una nuova autosospensione che potrebbe preludere al reintegro ma dietro le quinte; il licenziamento (ipotesi che sembrerebbe comunque esclusa).

È soprattutto la prima eventualità quella verso cui spinge Giambruno, anche come segnale personale, per mostrare all’esterno una sorta di ritorno alla normalità dopo i due giorni che hanno sconvolto la sua vita. Il suo sogno è ripresentarsi lunedì prossimo in video, come se nulla fosse. Sembra infatti scongiurato il caso che ci siano altri video oltre ai due mandati in onda da Striscia. Ricci assicura che «in frigo» aveva solo quelli e che ha deciso di tirarli fuori per mettere un freno alla «beatificazione» del giornalista che da uomo qualunque era salito alla carica di first gentleman. Al di là delle «pressioni» e dei desiderata di Giambruno, Mediaset sta accuratamente valutando le varie opzioni; quello che preme alla dirigenza è soprattutto che l’azienda non venga tacciata in qualche modo di complicità. E forse già oggi ogni dubbio potrebbe essere sciolto.

Intanto martedì sera è stato di nuovo preso di mira da Striscia che ha pescato dal web video e meme di scherno: dalla rivisitazione dello spot Esselunga ai fotomontaggi (Vespa che con il ciuffo diventa Giambruno Vespa) fino ai granchi blu che discettano se il loro colore sia China o Estoril. Per finire — a dimostrazione che i fuorionda sono da sempre uno dei core business del tg satirico — un vecchio video rubato di Marzullo che nel 1994 a se ne usciva con una frase terrificante rivolta all’annunciatrice Ilaria Moscato («avrei tanta voglia di violentarti»). Non solo. I due conduttori (Lipari e Friscia) hanno lanciato anche un messaggio a Giorgia Meloni: «Si parla tanto di chi c’è dietro i nostri fuorionda e poco di quello che c’è dentro. Questo è un paradosso, ma vogliamo assicuravi che dietro non c’è niente... Se tu la perdita d’acqua ce l’hai in casa, non è che te la puoi pigliare con gli idraulici che ti hanno fatto vedere dove era il guasto».

L’altra notizia di giornata è che Giambruno è stato oggetto due segnalazioni all’Ordine dei giornalisti: la prima è del Consiglio della Lombardia al proprio Consiglio di disciplina territoriale; la seconda è da parte della Commissione pari opportunità (Cpo) della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi), che ha inviato un esposto al presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Curiosità a margine. Giambruno, 42 anni, è giornalista pubblicista dal 2014, ma non ha mai sostenuto (o superato) l’esame per diventare professionista.